Facciamo chiarezza su un farmaco molto usato per combattere la calvizie.
Moltissime persone, in Italia ma non solo, soffrono di alopecia, ovvero del progressivo indebolimento e della successiva perdita dei capelli. La calvizie, come anche il diradamento, sono problemi molto diffusi, che possono colpire sia uomini che donne, di tutte le età – non è infatti una questione riguardante solo gli anziani, ma anzi si sta diffondendo anche tra chi è più giovane.
I motivi per cui si può verificare la perdita dei capelli sono svariati – a partire dalla predisposizione genetica fino a periodi di forte stress, di malattia o stagionali come il cambio di stagione. Per contrastare questa situazione è fondamentale agire tempestivamente, ai primi segnali. Quando si interviene tardi spesso la situazione risulta troppo compromessa; a quel punto, magari colpiti dallo sconforto, ci si rivolge a farmaci – quindi soluzioni chimiche – alla ricerca di effetti immediati.
È meglio chiarire fin da subito che farmaci in grado di ottenere effetti immediati non esistono. Ci sono invece diversi trattamenti, come quelli proposti da Alesco, basati soprattutto su prodotti naturali e su applicazioni prolungate nel tempo, con metodi poco invasivi che hanno risultati efficaci se iniziati appena il problema si verifica.
Uno dei farmaci più diffusi per la cura della calvizie, negli ultimi anni, è stato il minoxidil. Come tutti i farmaci, però, presenta dei vantaggi e delle controindicazioni. Scopriamoli insieme.
Cos’è il minoxidil?
Il minoxidil è un farmaco che nasce come anti-ipertensivo, inizialmente assunto per via orale e commercializzato per questo scopo fin dalla fine degli anni Settanta. Dopo alcuni anni di applicazioni si iniziò a riscontrare, nei pazienti curati per l’ipertensione, un rallentamento nella caduta e un certo recupero dei capelli – nei soggetti che erano predisposti – oltre a una crescita generale dei peli. Per questo motivo, dagli anni Ottanta, dopo aver trovato la formulazione giusta inizia a essere venduto come farmaco anticaduta – uno dei più famosi, insieme alla finasteride.
Il minoxidil, nella sua funzione anti-ipertensiva, serve ad aprire i canali intracellulari di potassio delle cellule muscolari lisce, facilitando così la vasodilatazione e alleviando l’ipertensione. Nella sua formulazione anticaduta, tuttavia, il meccanismo che combatte il diradamento non è ancora del tutto noto – si presume quindi che possa avere più meccanismi d’azione:
- Potrebbe aumentare il flusso di sangue ai follicoli piliferi, rendendoli più vascolarizzati e resistenti;
- Potrebbe allo stesso tempo prolungare la vita delle cellule, aumentando le cellule presenti sul cuoio capelluto;
- Potrebbe esercitare tante diverse azioni sulla crescita dei capelli, sul microcircolo e sulle infiammazioni. Per questo motivo viene usato in molti casi di alopecia, e non solo in quella androgenetica.
Il minoxidil si trova in soluzione con acqua, alcooli e glicoli, con diverse concentrazioni (al 5% e 2%). Anche per questo farmaco è stato dimostrato che l’efficacia diminuisce molto in caso di diradamento avanzato.
Quali sono i suoi effetti collaterali?
Essendo un farmaco, il minoxidil è un rimedio di sintesi chimica per curare la caduta dei capelli. Per questo motivo può provocare effetti collaterali e avere alcune controindicazioni. A seconda della predisposizione, naturalmente, possono essere più o meno intensi e gravi, e tra quelli noti, come descritti anche dall’Agenzia del Farmaco, si segnalano:
- Sono abbastanza frequenti i casi di dermatite da contatto di tipo allergico;
- Prurito al capo e lieve desquamazione del cuoio capelluto nelle zone sottoposte a trattamento;
- È “comune” la dispnea, ovvero l’alterazione della normale respirazione, ed è definita molto comune la comparsa della cefalea;
- La cura con il minoxidil può dare ai capelli trattati un fastidioso effetto di “capello unto”, poco estetico, infatti l’AIFA nota che “qualche paziente ha osservato un cambiamento nel colore e/o struttura dei capelli”;
- Ipertricosi; può infatti causare un ispessimento anche dei capelli nelle zone non trattate e la comparsa di peli anche in altre aree (per esempio il volto e, con meno frequenza, gli arti). Per questo motivo “non è raccomandato per le donne”, dove l’ipertricosi ha un’elevata incidenza (37% dei casi);
- Essendo un farmaco antiipertensivo, è sconsigliato a chi soffre di cardiopatie, diabete, ai bambini e alle donne in gravidanza o allattamento (il minoxidil viene infatti escreto nel latte materno).
Il minoxidil richiede comunque un minimo di tempo per poter portare risultati apprezzabili – dai 4 agli 8 mesi di applicazione. È stato poi più volte verificato che l’efficacia del farmaco termina entro pochi mesi se il trattamento viene sospeso. Il minoxidil è efficace fin tanto che viene assunto; dopo la sospensione (in mancanza di trattamenti complementari) la situazione ritorna a essere quella precedente in circa tre o quattro mesi.